Sempre in continua crescita il trend delle vendite di immobili all’asta.

Con l’esecuzione forzata, il debitore a fronte di un debito più o meno consistente vede sottrarsi l’immobile per il soddisfacimento di un credito altrui. Sempre più persone, famiglie e aziende devono provvedere al rilascio degli immobili di loro proprietà con conseguenze spesso umanamente inaccettabili.

D’altra parte però, l’interesse ed il diritto creditorio, vedono l’esecuzione come l’estremo rimedio per il recupero delle somme concesse in un determinato momento.

In Umbria, come in gran parte dell’Italia, sono mesi che si registrano dati significativi di vendite all’asta, oggi tra l’altro anche in modalità telematica secondo le disposizioni del GE in applicazione del DM 32/2015.

La vendita degli immobili, seppur in alcuni casi a cifre sotto la media di mercato, genera in maniera inversamente proporzionale ricchezza. Le banche concedono nuovi finanziamenti, sempre più persone richiedono l’assistenza di un Professionista per la partecipazione all’asta, aziende ed artigiani locali sperano nell’acquisto di nuovi arredi ed attrezzature da parte degli acquirenti, nuovi insediamenti e spesso ripopolamento di territori disagiati con un afflusso di ulteriori risorse per le amministrazioni Comunali interessate. Insomma, se da un lato l’esecuzione impoverisce e penalizza, dall’altro genera ricchezza e dona speranza. È una ruota che gira.

03 Novembre 2019, firmato da: Patrizio Di Nola. Foto: Il Messaggero .

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