Parliamo oggi di importanti opere pubbliche che negli ultimi anni hanno interessato alcune zone del Comune di Assisi e ci riferiamo in particolare alla variante realizzata in prossimità del teatro Lyrick, alla pista ciclabile poco distante in direzione Rivotorto, all’ulteriore variante posta in zona “Centro Commerciale Le Cave” e al meraviglioso sottopasso di Via Patrono d’Italia.

Bene. Nulla da eccepire in ordine all’utilità di queste infrastrutture, anche se una domanda (o forse anche più di una) nasce spontanea. Si poteva pensare con la testa prima di realizzarle? Si poteva pensare di spendere il denaro pubblico in maniera diversa? Ovviamente no, altrimenti che gusto c’è!

E allora proviamo, da profani, a fare insieme qualche riflessione.

Recentemente la corsia riservata al trasporto pubblico all’ingresso della rotatoria che vedete in foto (Via Di Valecchie) è stata chiusa. Al suo ingresso possiamo ammirare alcuni cartelli stradali di direzione obbligatoria. Perchè? Problemi?

La pista ciclabile in direzione Rivotorto, anch’essa neonata, ad un certo punto la troviamo completamente ricoperta da fogliame e rifiuti gentilmente gettati dai passanti. Ma anche qui fatta l’opera…adios.

Vogliamo parlare di ciò che si può ammirare percorrendo la Via Matteucci in prossimità del centro commerciale Le Cave? Da qualche tempo infatti una delle corsie di uscita è stata chiusa con delle transenne sembrerebbe a causa dei ripetuti incidenti registrati in loco. Eh, che dire, prima non si poteva prevedere.
Ma restiamo in zona… quanti di Voi hanno rischiato un incidente all’uscita dal Conad? Anche lì una viabilità da numeri 1. Senza pensare a tutti gli automobilisti che in barba al codice della strada escono dal supermercato e per non allungarsi a fare il giro del sottopasso, con una bella inversione a U, se ne vanno spensierati in direzione Via Protomartiri Francescani.
Sottopasso pedonale nel completo degrado, abbandonato a se stesso, un pò come accade per quello posto a lato del Lyrick, altro capolavoro il cui successo è noto a tutti, almeno da quello che si legge in giro.

Situazione analoga la si può trovare percorrendo il sottopasso in Via Patrono D’Italia, ex passaggio a livello di RFI.
Il percorso pedonale non si presenta affatto manutenuto mentre invece il sottopasso carrabile mostra chiari segni di ammaloramento generale.

Apprendo inoltre da alcuni conoscenti che a breve, in prossimità di Via Ermini, sarà perfezionata la rotatoria provvisoria il cui progetto prevede anche la realizzazione di alcuni marciapiedi. Speriamo bene, anche perché quella rotatoria, sembra la rotatoria dei puffi. Almeno un autobus al giorno passa sopra i cordoli esistenti! Lascio stare le cifre, perché non mi sono documentato, ma sembrerebbe trattarsi di un’opera molto costosa nel suo complesso.

A voi lettori l’onore di poter trarre le conclusioni…non mi sembra opportuno chiederlo al politico di turno, posso già immaginare le varie risposte.
Credo che però sia arrivato il tempo di farle queste riflessioni, di farsi qualche domanda e darsi una risposta.
Perché quando la cosa è pubblica spesso non la trattiamo come se appartenesse a ciascuno di noi?
Tante le promosse ma pochi fatti, solo parole. (Patrizio Di Nola)

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