Quello della scuola dell’infanzia è certamente uno dei provvedimenti più attesi dalla popolazione per un duplice aspetto.

Da un lato la necessità di conoscere le misure adottate per evitare il rischio di contagio da Covid-19, dall’altro quello di conoscere le sorti di migliaia di lavoratori che diversamente non saprebbero a chi lasciare i proprio figli laddove non si riuscisse a trovare una soluzione.

In riferimento alle attivià didattiche Il Ministro, con il Decreto n.39 del 26/06/2020, fa sue le linee guida del CTS del 28/05/2020.

E’ confermato che per i bambini al di sotto dei 6 anni non è necessario l’uso della mascherina.

Per gli adulti si suggerisce invece una visiera, leggera, comunque in grado di permettere ai bambini di farsi riconoscere e soprattutto di vivere in serenità la propria giornata a scuola, garantendo anche una certa vicinanza tipicica e necessaria per lo sviluppo infantile.

Con le linee guida emanate si cerca di creare spazi dedicati a gruppi di bambini. Tali spazi prevedono la disponibilità dell’uso esclusivo di giochi e materiali opportunamente sanificati.

Una riconversione, o forse meglio una valorizzazione di tutti gli spazi in ambienti distinti e separati. Tali spazi potranno comunque subire varizioni a condizione che vengano igienizzati e arieggiati gli ambienti prima della conversione.

Molta attenzione verrà posta all’ingresso e all’uscita dei bambini dalla scuola, con attivazione di particolari procedure di monitoraggio.

Laddove le condizioni lo consentano è sempre preferibile l’utilizzo, se disponibile, degli spazi aperti all’esterno.

Un occhio di riguardo è rivolto a tutti i bambini neo iscritti. Quest’ultimi si legge, dovranno essere in grado di potersi esprime con naturalezza e senza costrizioni, per garantire le qualità pedagogiche delle relazioni.

L’obiettivo principale sarà quello del distanziamento sociale tra gli adulti ma non tra i bambini, che per il loro sviluppo necessitano proprio del contatto fisico sia tra loro, sia con i rispettivi adulti di riferimento (Patrizio Di Nola).

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