Lanfranco Lanari ha lavorato per anni negli Uffici Giudiziari di Norcia, Spoleto ed infine Perugia, dove dall’Ottobre 2017 è stato collocato in pensione.

Lanari, costantemente impegnato in un delicato lavoro per i vari Tribunali dell’Umbria, ha avuto da sempre una passione smisurata per i sassi, ai quali ha dedicato molti anni della sua vita.

L’artista, così ci piace definirlo, non ha perso tempo.

La sua passione nasce infatti lungo la riva del Mare Adriatico, dove non ha mai smesso di raccogliere quei sassi nei quali, già a prima vista, riusciva ad intravedere le forme che questi avrebbero assunto assemblandoli fra loro.

Le prime figure che hanno preso vita sono stati i frati.

L’atmosfera Umbra e la semplicità francescana hanno subito ispirato la fantasia dell’autore.

Insieme ai frati, sono nate tartarughe ed altre figure animali come cani e gatti, ma anche esseri umani, rappresentati in attimi di vita comune.

Spesso per Lanari è il sasso stesso ad ispirare la realizzazione di creature fantastiche.

Il sasso, diventa protagonista assoluto di ogni creazione; l’opera assume la forma secondo le sue caratteristiche.

Per questo motivo l’artista sceglie di non utilizzare colori, né di modificare i sassi.

Il garage costituisce il laboratorio dove Lanari passa gran parte della giornata ad inventare le proprie creature.

Un particolare non indifferente sono i volti dei personaggi rappresentati, sempre sorridenti, ispirati dall’amore per i suoi nipotini.

Nell’agosto 2020 le sue opere sono state esposte nella mostra intitolata “Sassi in Arte“, a Monteleone di Spoleto.

La mostra ha generato molto interesse ed entusiasmo; sono numerose le proposte di replica ricevute dall’artista per varie località dell’Umbria.

Ci auguriamo di poterle visitare il prima possibile.

Per Lanari il suo lavoro è regalare vita a materiale inerme, dare “un’anima viva” a ciò che per definizione è inanimato.

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